
“È possibile fare tarocchi su altre persone senza il loro permesso?”
La domanda è controversa e richiede una riflessione approfondita. Molti tarologi affermano che è vietato divinare senza che una persona ne sia a conoscenza. Altri specialisti rispondono che non c’è nulla di immorale in questa azione.
Prima di divinare su qualcuno a sua insaputa, vale la pena di porsi una domanda: Sono pronto a percepire il dolore di un’altra persona in modo diretto?
Da ricordare:
- Il senso di colpa rende la divinazione meno oggettiva.
- Non divinare con pensieri cattivi.
- Non gongolare su una persona, sui suoi errori e sulle sue debolezze.
Può capitare di avere un cliente che vuole sapere qualcosa su qualcun’altro, chiamiamolo X.
Cosa fare in questo caso? Ho sviluppato un mio metodo di divinazione per trattare con delicatezza e rispetto una persona assente.
- Prima di tutto, procedo stendendo le carte sull’interrogante, per esplorare la sua situazione.
- Successivamente passo alla relazione tra l’interrogante e la persona X
- e solo allora posso rivolgere le carte direttamente alla vita di X.
- Importante: chiedo internamente il permesso a X.
- Se ho un po’ di caos in testa o le carte iniziano a cadere, la stesura consiste solo di carte invertite, se qualcun altro interferisce la lettura, per esempio, ricevo una telefonata, un campanello e così via, rifiuto la domanda.
Tuttavia, la mia pratica dimostra che se si segue questo ordine, che ho scritto sopra, di solito tutto va molto bene.
Non dimenticare di ringraziare la persona X e di augurarle buona fortuna.
NB! Se in generale in qualsiasi lettura le carte non vogliono che si svolga il rito della divinazione, vale la pena di ascoltarle.